Appena domenica 19 ottobre, la grande “Marcia della Pace Perugia-Assisi”. Il giorno dopo, quasi a prolungare quel cammino fino alle porte della nostra città e poi dentro, il nostro comune ha organizzato la “Marcia della Pace a Ciampino”. Da Largo Felice Armati è partito puntuale un corteo variopinto come la bandiera simbolo della pace. Variopinto perché presenti le autorità sia politiche che religiose della città, i rappresentanti di diverse associazioni e di gruppi di preghiera, le forze dell’ordine tutte, comuni cittadini, la Protezione Civile e la Croce Rossa di Ciampino e tanti, tanti bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.
In testa a tutti, a fare da colonna sonora al cammino con il suono delle loro trombe ed il ritmo dei loro tamburi, gli sbandieratori di Carpineto Romano.
Un fiume di gente a percorrere le vie della città con altra gente che si affaccia alle finestre o si ferma sulla via e i bambini della materna di Via Due Giugno che salutano la festa. Perché è una festa, questa.
Al campo comunale di Via Cagliari, con la tribuna completamente occupata dal passato, presente e futuro di questa nostra città, si canta l’Inno con la mano sul cuore, si vedono volare le bandiere nel cielo e si ascoltano i discorsi di pace.
L’Assessore alla Pace ed alla Solidarietà Graziella Fiorini apre con una frase: “La Pace inizia dentro il cuore di ognuno di noi”, cosi come, continua, la capacità di sognare la pace, non potrà che essere spinta perché essa diventi realtà.
Monsignor Marcello Smeraldo, Vescovo di Albano, prende la parola e parla della pace come di una macchia d’olio che parte da noi, da ognuno di noi e si allarga sempre più perché, dice, la pace è viva.
Il Sindaco Giovanni Terzulli infine, spiega il senso della Marcia della Pace a Ciampino. E’ il risveglio delle coscienze, anche dei ciampinesi, che conta ed è per questo che il corteo ha attraversato due punti simbolo della città: Piazza della Pace – quale punto di passaggio migliore? – e Via Due Giugno con l’IGDO, testimonianza perenne di ciò che la pace non vuole, cioè morte e distruzione…affinché ci si impegni tutti che ciò non accada mai più
In testa a tutti, a fare da colonna sonora al cammino con il suono delle loro trombe ed il ritmo dei loro tamburi, gli sbandieratori di Carpineto Romano.
Un fiume di gente a percorrere le vie della città con altra gente che si affaccia alle finestre o si ferma sulla via e i bambini della materna di Via Due Giugno che salutano la festa. Perché è una festa, questa.
Al campo comunale di Via Cagliari, con la tribuna completamente occupata dal passato, presente e futuro di questa nostra città, si canta l’Inno con la mano sul cuore, si vedono volare le bandiere nel cielo e si ascoltano i discorsi di pace.
L’Assessore alla Pace ed alla Solidarietà Graziella Fiorini apre con una frase: “La Pace inizia dentro il cuore di ognuno di noi”, cosi come, continua, la capacità di sognare la pace, non potrà che essere spinta perché essa diventi realtà.
Monsignor Marcello Smeraldo, Vescovo di Albano, prende la parola e parla della pace come di una macchia d’olio che parte da noi, da ognuno di noi e si allarga sempre più perché, dice, la pace è viva.
Il Sindaco Giovanni Terzulli infine, spiega il senso della Marcia della Pace a Ciampino. E’ il risveglio delle coscienze, anche dei ciampinesi, che conta ed è per questo che il corteo ha attraversato due punti simbolo della città: Piazza della Pace – quale punto di passaggio migliore? – e Via Due Giugno con l’IGDO, testimonianza perenne di ciò che la pace non vuole, cioè morte e distruzione…affinché ci si impegni tutti che ciò non accada mai più